IRENA SANDLER
un Angelo tra i nazisti.
Candidata al
PREMIO NOBEL PER LA PACE 2007

 

Irena Sandler. un angelo tra i nazisti.
Salvò oltre 2500 bambini ebrei nel ghetto di Varsavia.

Un piccolo ma sincero omaggio ad una donna straordinaria,
una sconosciuta eroina dei nostri giorni.


Viveva a Varsavia ed era un membro di una organizzazione segreta, lo "Zegota" che aveva il compito di aiutare gli ebrei, rinchiusi in 45o.000 nei 4 chilometri quadrati del ghetto di Varsavia.



Era una operatrice sociale della chiesa polacca, indossava una uniforme da infermiera, e aveva il compito di consegnare cibo e medicinali nelle aree sotto controllo tedesco.
Quando fu chiaro che i piccoli ebrei venivano inviati a Treblinka, Irena divenne l'anima di un progetto volto a salvarne il maggior numero possibile.
Ne salvò circa 2500, anche in maniera rocambolesca. Una bambina fu portata via nella scatola degli attrezzi da meccanico, altri furono fatti scappare in valige, borsoni, cesti della biancheria...
Un guidatore di ambulanze che nascondeva i bambini sotto le barelle, aveva addestrato un cane, che teneva accanto a sè, ad abbaiare per coprire il rumore dei piccoli.
I bambini salvati dalla Sandler venivano nascosti presso conventi, orfanotrofi, famiglie,e veniva cambiato loro il nome.
Irena Sandler tenne un registro dei nomi di tutti i bambini che salvò e dei luoghi dove erano stati destinati, nella speranza che potessero riunirsi un giorno alle loro famiglie.
Nella notte del 20 ottobre 1943 nella sua casa fece irruzione la Gestapo: la Sandler fu portata in prigione.
Fu torturata brutalmente per farle dire il nome dei suoi collaboratori e il nome dei bambini e della loro nuova identità, le spezzarono le braccia e i piedi però essa non fece nessun nome.
La lista dei nomi era in salvo interrata in un vaso di vetro nel giardino della sua vicina.
La condannarono a morte, ma lo Zegota riuscì a corrompere un soldato tedesco e fu portata in salvo.
Cambiò identità e alla fine della guerra, dissotterrò la lista dei bambini e la consegnò alle autorità ebraiche.
Nel 1965 divenne la prima dei "Giusti delle Nazioni" onoreficenza che lo Stato di Israele conferisce alle persone che hanno compiuto degli atti di giustizia nei confronti del loro popolo, ma il regime della Polonia le impedì di lasciare il paese per andare in Israele.
Dovette attendere fino al 1983 per ricevere di persona quel premio.
Nel 2003 la Polonia le concesse la massima onoreficenza, l'Ordine dell'Aquila Bianca, e nel 2007 fu candidata al Premio Nobel per la Pace insieme ad Al Gore, (nel più assoluto silenzio sulla sua candidatura).
E' morta nel maggio del 2008, all'età di 98 anni, negli ultimi anni della sua vita si prese cura di lei Elzbieta Ficoswska, che nel 1942, quando aveva sei mesi, fu salvata nella scatola degli strumenti meccanici.
La sua vita è la testimonianza eloquente dei molti eroi sconosciuti e silenziosi che vivono in mezzo a noi.
La Sandler ha sempre negato di essere una eroina, sostenendo invece che eroi ed eroine erano stati quei genitori che le avevano affidato i loro piccoli, senza che lei potesse dare loro la garanzia di salvarli e sapendo che forse non li avrebbero mai più rivisti...
Essa diceva di sè: "di essere semplicemente rimasta normale, quando tutto il mondo sembrava impazzito".

da un articolo de "La Stampa"



 

 



 

 

 

WOMEN IN ART         

 


video
500 ANNI DI RITRATTI FEMMINILI
********************


8 Marzo
FESTA della DONNA

 

 



...sei venuta dal mare,
modellata dalle onde,
creatura di sabbia e di vento...

sei fatta di carne,
di capelli e di sguardi...

vestita di sogni,
calzata di concretezza...

labirinto affascinante,
accogliente dimora...

fontana di vita,
torrente di tenerezza...

nel cuore hai silenzio,
sulle labbra sorriso...

mistero senza fine bello...
 



 

 




Campagna "Abbracci gratis"


 

video

 


guarda questo video  assolutamente imperdibile!
osserva quando il video da bianco e nero diventa a colori

14  febbraio
Buon S. Valentino a tutti !!!

da trascorrere con qualcuno a cui vuoi bene
o almeno con quella parte di te che ti ama incondizionatamente...



"Your task is not to seek for love
but merely to find all the barriers within yourself
that you have built against it" .  Rumi

"Il vostro compito non è quello di cercare l'amore,
ma  quello di trovare tutte le barriere all'interno di voi stessi
che avete costruito contro di esso."

Rumi
 


 

 

14 febbraio '09

 

Leggerezza... by O. Manitara

una danza che apre la porta ad un mondo di luce,
una forza che ci protegge dalle ferite...

Fin dai tempi più antichi, presso tutte le più antiche civiltà,
la piuma
era considerata un simbolo della saggezza del pensiero,
perchè, grazie alla sua leggerezza,
può captare l'ispirazione più alta
e, allo stesso tempo, può  scrivere nel Libro della Vita
parole di saggezza.

Essa capta lo Spirito
e lo manifesta.

Essere leggeri a livello di pensieri,
apre la porta ad un mondo di luce.

C'è un universo dietro al pensiero,
ed un fondamentale sviluppare la discriminazione
tra un pensiero leggero e vivificante
e un pensiero che imprigiona l'anima nel mondo della densità.

Anche per scrivere, per manifestare lo Spirito,
la piuma deve scivolare sulla carta...
il movimento è vita,
e la leggerezza
è una vita in armonia con la luce.

Essere leggeri,
è essere capaci di sollevarsi al di sopra delle difficoltà,
delle prove inevitabili della vita
per progredire.

La leggerezza diventa allora una forza,
e leggero è colui che non si lascia catturare dalla pesantezza
dei pensieri, delle relazioni, dei desideri
e anche delle proprie mancanze,
ma è capace di accettare, a cuor leggero,
le trasformazioni a volte inevitabili,
per arrivare ai propri obiettivi.


                          piuma di cigno

 


 

 

                                                                   2 Febbraio '09

Primavera Interiore
nonostante la nebbia e il freddo che ci circonda...

Cammina Gentilmente sulla Terra

Gentilezza.
by G. Panozzo

Hai già avuto modo di conoscerla?
la Dolcezza verso le tue paure e insicurezze?
la Carezza che potresti darti nei momenti di sconforto?
la Comprensione per sostenere la tua crescita?
il Perdono verso i tuoi errori passati?
il Rispetto per ciò che sei in ogni momento della tua vita?

Dimentica quel giudice inflessibile che ti condanna costantemente
e permettiti di usare quella Gentilezza
che ti consente di espandere il profumo della tua Essenza.

Sotto le tue armature sei come questo fiore...!
Sei così dolce...!
L'inverno della tua Vita è finito:
ora sei pronto a fiorire
attraverso il Sorriso della Consapevolezza.



I loro cuori erano pieni di primavera

 


 

 

 

Buon 2009!!!

 

 



La forza del fiore

Non ti sei mai chiesto come possa spuntare una piccola gemma
tra i sassi,
tra le rocce, nella terra arida, bucando addirittura l'asfalto...
da dove arriva quella potente forza,
chi ha dato questa forza alla sottile radice,
al piccolissimo seme... 
la forza di perforare ciò che le nostre mani
non sono in grado neppure di sfiorare...

Non sottovalutare la forza della luce che c'è in te...

Ogni parola, ogni pensiero, ogni azione
anche la più piccola,
contribuiscono a creare il nostro destino personale
e il destino dell'umanità.

 

19 dicembre


 

 

God before me, God behind me
God above me, God beneath me
In the twistings of the road
In the currents of the river
I on your path, O God
You, O God, on my way...

Celtic Prayer


 


 

CIRCLE OF JOY
danza meditativa in cerchio
musica celtica contemporanea

Con questa danza molto gioiosa voglio celebrare
il senso di essere qui in questo momento,
mi prendo il tempo per sentire la gioia che mi procura questa consapevolezza.


Oggi celebro tutto quello che fa di me,
quello che sono.
Tutto quello che è avvenuto nella mia vita,
le esperienze felici, gli incontri positivi...
così come gli errori e gli insuccessi,
mi hanno portato al momento presente,
ed erano le cose giuste per me.

Considero il mio passato come un amico,
da cui traggo tutte le lezioni possibili
e a cui dico... grazie!

Celebro la vita,
con il suo sorriso e il suo pianto,
celebro il momento presente
e tutto ciò ha contribuito a condurmi qui,
è stato un dono che mi ha resa più vera,
più forte e più saggia.


 




 

Per gli appassionati di Dante....

 

 


13 dicembre - S. Lucia



La presenza di S. Lucia nella Divina Commedia


L'AQUILA DORATA

...in sogno mi parea veder sospesa
un'aguglia nel ciel con penne d'oro,
con l'ali aperte e a calare intesa...

Purg. IX,
19-21

 

Questo punto del percorso dantesco, rappresentato dall'incontro di Dante con Lucia, sotto le sembianze mistiche di un'Aquila dorata che lo rapisce fino alla sfera del Fuoco, ha sempre avuto per me un'intensità particolare, come qualcosa che risuona nella mia anima... come se avessi in qualche modo potuto conoscere quel volo che porta oltre le difficoltà e gli ostacoli che sembrano sbarrare in modo definitivo il cammino.
Tutti sperimentiamo, prima o poi, questa Grazia e questa Luce, che sorprendentemente ci solleva dai nostri blocchi e facilita la strada che dobbiamo percorrere.

Per questo ho creato una Danza che possa, in qualche modo, avvicinarci a questo ricordo, a questa sensazione... al termine della lettura del Canto IX del Purgatorio, e della Danza dell'Aquila Dorata, possiamo condividere se e come abbiamo avuto modo di sperimentare Lucia/Aquila dorata nella nostra vita.







L'AQUILA DORATA
Danza Meditativa in cerchio
su musica contemporanea



La Danza dell'Aquila Dorata è fatta di Aria e di Fuoco: in essa la presenza di Lucia, della Grazia nella nostra vita, è vissuta come apertura, volo, trasformazione.
Alla leggerezza del volo planato, alterniamo il fuoco igneo della trasformazione.
Disposti in cerchio su una linea comune, danziamo il nostro volo individualmente, come a significare che l'esperienza della Grazia, ci coglie in modi e momenti diversi, nel sentiero verso Dio.

Nel linguaggio contemporaneo possiamo dire che Lucia rappresenta l'improvviso irrompere della Luce , la possibilità di una dirompente esperienza di allargamento della coscienza.






Sono molteplici i significati simbolici di questo incontro , in particolare desidero sottolineare uno che proviene dall'ambito dell'ermetismo dantesco

"Far volare l'aquila"
nel linguaggio ermetico significa
far brillare la Luce
togliendola dal suo rivestimento
e portandola alla superficie.

B. Cerchio - L'ermetismo di Dante





...e questo è l'augurio che desidero condivere con tutti !!!....



 

Purgatorio -
Canto IX

E' l'alba nel Purgatorio e nell'anima di Dante.

Dante per parlarci di un sogno che lo ha turbato, fa ricorso ad una complessa metafora che apparentemente sembra non avere attinenza con l'esperienza che sta per narrare.
E' un'alba particolare: assomiglia ad una donna che, lasciate le braccia del suo tenero amante, affacciandosi al balcone, è illuminata dai primi raggi del sole, come Aurora, sposa di Titone.
Sulla sua fronte appare un delicato diadema di gemme,disposte in modo da formare la costellazione dello Scorpione.
La notte, con i suoi passi leggeri, sta ormai terminando il suo percorso.


La concubina di Titone antico
gi� s'imbiancava al balco d'oriente,
fuor de le braccia del suo dolce amico;

di gemme la sua fronte era lucente,
poste in figura del freddo animale
che con la coda percuote la gente...


Parlandoci di alba e di costellazione dello scorpione, Dante richiama la nostra attenzione su simboli estremamente significativi per descrivere la sua condizione interiore. Egli usa la cosmografia e l'astrologia, la posizione del sole e la presenza di stelle e costellazioni, per darci delle precise informazioni sul viaggio della sua anima.
E' un'alba "scorpionica" potremmo dire: si tratta di un'ora della notte in cui avvengono sogni e visioni che contengono importanti messaggi dei mondi dello spirito, ed è proprio questo il segno zodiacale che può coglierli, grazie alla sua capacità di penetrare le profondità del sogno e del mistero.

Era opinione comune al tempo di Dante che i sogni fatti nelle prime ore dell'alba avessero un carattere profetico, perchè la mente è più distaccata dal peso della carne e meno occupata dai pensieri e preoccupazioni della vita attiva


Ne l'ora che... la mente nostra, peregrina
più da la carne e men da pensier presa,
a le sue vision quasi è divina



 

 

in sogno mi parea veder sospesa
un'aguglia nel ciel con penne d'oro,
con l'ali aperte e a calare intesa;

...poi mi parea che, rotata un poco,
terribil come folgor discendesse,
e me rapisse suso infino al foco.

Ivi parea che ella e io ardesse;
e s� lo 'ncendio imaginato cosse,
che convenne che il sonno si rompesse...

...mi scoss'io, s� come da la faccia
mi fugg� 'l sonno, e diventa' ismorto
come fa l'uom che, spaventato, agghiaccia.


Nel sogno a Dante appare un'aquila dorata, che plana su di lui, e lo rapisce con la velocità di una folgore, trasportandolo fino alla sfera del fuoco, dove il poeta si trova avvolto in un calore ardentissimo, come un incendio.
Tanto è forte l'impressione, che Dante si risveglia agghiacciato dallo spavento.
E' interessante notare come accada di provare una sorta di terrore dopo aver fatto esperienze di elevazione e di contatto con livelli superiori dell'anima, percepiti con sgomento dal piano fisico.

Sarà Virgilio a spiegare a Dante cosa è avvenuto in realtà:
S. Lucia, di cui Dante è particolarmente devoto e che nel suo sistema simbolico rappresenta la Grazia illuminante, in modo del tutto imprevedibile e inaspettato, è venuta a prelevarlo durante il sonno e lo ha trasportatoin un luogo più alto, a cui non avrebbe potuto accedere con le sue sole forze, per agevolare il suo cammino.
Dante però ha percepito l'intervento di Lucia come il volo di un'aquila dorata che ha operato in lui una sorta di purificazione e trasformazione attraverso il fuoco.


... "Non aver tema" disse il mio segnore;
"fatti sicur, ch� noi semo a buon punto;
non stringer, ma rallarga ogne vigore.

...Dianzi, ne l'alba che precede al giorno,
quando l'anima tua dentro dormia,
sovra li fiori ond'� l� gi� addorno

venne una donna e disse "
I' son Lucia;
lasciatemi pigliar costui che dorme;
s� l'agevoler� per la sua via".

...
Ella ti tolse, e come 'l d� fu chiaro,
sen venne suso; ed io per le sue orme.

Qui ti pos�, ma pria mi dimostraro
li occhi suoi belli quella intrata aperta;
poi ella e 'l sonno ad una se n'andaro"...


L'intervento di Lucia consente a Dante un passaggio di coscienza che gli permette di arrivare ad una nuova fase del suo pellegrinaggio. Qui Dante accede ad un luogo in cui, attraverso una spaccatura nella roccia, incontrerà un Angelo che gli darà una particolare iniziazione e una nuova consapevolezza del viaggio e del destino della sua anima.

 


 

 


 


Un sorriso per i ...TEMPI DURI
Una "blague" ebraica


"La fine del mondo è annunciata tra 8 giorni: ci sarà una grande tempesta e le acque sommergeranno la terra.
Tutti i Presidenti delle Nazioni del mondo dicono ai loro concittadini: dobbiamo prepararci a morire dignitosamente.
Il Papa dal Vaticano dice:
"Fratelli cristiani, dobbiamo confessarci e rimettere la nostra anima a Dio."
Il grande Rabbino di Israele dice:
"Fratelli miei, abbiamo 8 giorni per imparare a respirare sott'acqua".




 


 




 


Burning darkness -
Roerich

"Non vi è luce più brillante
di quella
che riesce ad emergere dall'oscurità."


Viaggio nel mondo interiore
Omraam Mikhael Aivanhov


"L'esplorazione del mondo interiore
è difficile e non avviene senza rischi.
E' proprio qui che la Scienza Iniziatica è tanto necessaria,
perch� ci insegna che prima di raggiungere
le zone chiare e luminose della coscienza,
dobbiamo attraversare le regioni oscure dei piani inferiori,
dove siamo continuamente minacciati
da illusioni e smarrimenti.
Quelle regioni possono essere paragonate
a zone di nebbia e di polvere.
Alla nebbia corrispondono le emozioni
grossolane che annebbiano il cuore,
alla polvere gli smarrimenti
che offuscano l'intelletto.
Il pericolo consiste nel rimanere lì,
perchè la polvere e la nebbia impediscono una visione chiara.
Per conoscerci veramente dunque,
dobbiamo sforzarci di attraversare quelle regioni incerte,
con l'intento di raggiungere la vetta spirituale,
il nostro Sè superiore.


Più è difficile l'ostacolo che ci troviamo davanti,
e più si cresce spiritualmente nell'affrontarlo:
perchè l'importante non è il successo,
ma l'impegno."


"Non vi è luce più brillante
di quella
che riesce ad emergere dall'oscurità."

Sefer ha-Zoar, vol. I, f.32r


 


 

9 novembre

anniversario della Notte dei Cristalli e della Caduta del Muro di Berlino
 

Guardare con gli occhi del cuore
Natura umana e natura divina

Natura umana e natura divina. - O. M. Aivanhov
"L'essere umano � una unit� perfetta, ma polarizzata: esso � dotato di una natura umana, la personalit�, e una natura superiore, l'individualit�, il s�, che hanno, su piani diversi, le stesse facolt� di pensare, di sentire e di agire, ma ci� spesso avviene in direzioni diverse, se non contrarie.
La personalit� e l'individualit�, pur contrapposte, hanno entrambe la loro origine in alto, nello spirito. Come mai allora la personalit�, che � un riflesso dell'individualit�, si contrappone ad essa, ed � cos� limitata, cieca, soggetta ad errori?
L'individualit� � fatta di essenza divina: essa abita nei mondi celesti, ove gode della pi� grande luce, felicit� e pace; possiede tutti i poteri, ma pu� esprimersi nei mondi pi� densi della materia, ove si trova invece incarnata la personalit�, solo nella misura in cui i tre corpi inferiori della personalit�, cio� pensiero, sentimento e volont�, glielo consentono.
Una persona che ci appare debole, ignorante e cattiva, � nel medesimo tempo, in alto, un'entit� dotata di conoscenza, di amore, di potere. Per questa ragione si trova, nel medesimo essere, una limitazione in basso e altrettanta ricchezza in alto."

Con gli occhi del cuore

Danza Meditativa in Cerchio
su musica celtica contemporanea

Io riscopro in tutte le cose
e in tutte le persone
la vera bellezza:

l'energia d'amore che ci abita tutti.
Vedo al di l� della personalit�
e della natura inferiore.
Contemplo la presenza di Dio
in ogni cosa.
Questo mi permette di vivere nella vera Luce,
poich� con gli occhi del cuore,
vedo la divinit� emanare ovunque.

Per questa Danza utilizzo una sequenza fatta di passi e di gesti molto semplici, ma altrettanto carichi di intensit� e significato.
Con il Passo del Pellegrino, cammino nella vita con gentilezza e attenzione, fermandomi di tanto in tanto, per verificare la mia centratura e il collegamento con i miei veri obiettivi.
Sollevo le mani verso il cielo, da cui scende ogni benedizione e insegnamento, e le abbasso fino al livello del cuore formando, con entrambe le mani, Vitarka Mudra, il Mudra dell'Insegnamento.

Avanzo verso il Centro mantenendo sul petto il Mudra, sempre con entrambe le mani: esso forma in questo modo come "due occhi" simbolici proprio sul cuore.
Mentre tutto il cerchio avanza, rendiamo la nostra vista fisica meno invadente, e portiamo invece la consapevolezza sugli "occhi del cuore":


guardando con gli occhi del cuore
vedo il meglio di ogni essere,
sento l'energia d'amore che ci abita tutti,
unisco le mie forze a quelle degli altri
per camminare insieme verso la Luce.

 



Tornando indietro rovesciamo il Mudra e apriamo entrambe le braccia come per condividere con altri la consapevolezza che abbiamo acquisito, considerandola come una forza comune.
Ripetiamo pi� volte questa gestualit� attingendo dall'alto e avanzando, dapprima verso il centro, poi verso l'esterno, verso il mondo.
La Danza termina aprendo le mani lateralmente verso il basso, incrociate con quelle di chi abbiamo a fianco, come radici di un'unica pianta.

 


 

29 ottobre



La collana di fiori


Ogni uomo nasce con un dono, con un talento speciale per certe cose,
ma spesso non sa come fare per portarlo alla luce, manifestarlo, utilizzarlo.
Per realizzare il bene che porta dentro di s� l'uomo deve trovare:

stabilit�
motivazione
fiducia in s�
.
La stabilit� � la terra, la motivazione � il cielo.
La fiducia in s� sono gli occhi di qualcuno che ci ama
che si posano su di noi:
come una collana di fiori.
E' l'amore l'energia che permette a tutti i doni di sbocciare e fiorire...

Forse non hai mai sentito gli occhi di qualcuno posarsi con amore su di te:
non rimpiangerlo...
questo � il momento di regalarti una collana di fiori,
di rivolgere a te stessoquello sguardo d'amore che attendi da altri.
Nessuno ti conosce e ti ama come la tua Anima...
E' portando questo amore nellanostra vita

che possiamo realizzare il dono che ognuno di noi porta con s�,
che possiamo trovare la vera felicit�.

 


21 ottobre '08

Simchat Toràh



"Dancing feet"
Il potere della gioia

 

In tutte le tradizioni, esistono festivit� sacre in cui i popoli manifestano la loro gioia in celebrazioni durante le quali, ai discorsi e alle preghiere, si alternano canti e danze.
Una delle feste pi� toccanti che ho avuto modo di conoscere, � quella che il popolo ebraico celebra a Simchat Tor�h chiamata anche "il Tempo della nostra Gioia".

Nella notte che precede questa festivit�, e il mattino seguente (se ce la fanno ancora), uomini, donne, bambini compiono gioiose danze in cerchio, dette "Haqqaf�t", tenendo tra le braccia ci� hanno di pi� prezioso: i testi sacri, i Rotoli della Tor�h, il loro collegamento col Divino.
In questo giorno, si dice che ogni ebreo sente un naturale desiderio di prendere tra le braccia la Tor�h e danzare tenendola sul cuore, come se fosseuna persona amata: ogni riservatezza scompare ed ecco che emergono in quel momento risorse nascoste di gioia, energie che non si sapeva di possedere...


il "Popolo del Libro", che ha fatto dello studio e della comprensione dei testi sacri una caratteristica fondamentale del suo rapporto col Divino, in questo giorno avvicina i Sacri Rotoli in un modo totalmente diverso: abbandonato ogni approccio speculativo e razionale, tiene i testi tra le braccia, chiusi, avvolti in morbidi tessuti, (anche il senso del tatto in questo contesto ha un significato simbolico) e canta e danza di gioia.

 


 

Questo sta a significare che l'intelletto non � l'unico mezzo attraverso il quale una persona pu� collegarsi ai testi sacri: una loro dimensione pu� essere compresa e apprezzata dalla mente, ma si tratta solo dell'aspetto esterno, mentre invece il nucleo essenziale, la dimensione infinita e trascendente, � al di l� di ogni comprensione umana.
Davanti a questa dimensione siamo tutti uguali, persone semplici o colte, bambini o anziani, proprio come nella struttura del cerchio in cui non vi � un primo o un ultimo.
Il versetto recitato dal bambino e la dissertazione di un erudito hanno uguale valore:

quello che conta non � il mezzo che si usa,
ma il legame interiore col Divino.

"D-o e la Tor�h sono Uno" dice il Libro dello Splendore, Zohar I, 24a.
Ecco che danzare con la Tor�h, � danzare il proprio collegamento con D-o.
Impossibile pensare ad una gioia pi� grande!


 


 

Si dice che, a Simchat Tor�h, la "Tor�h stessa vuole danzare", ma dal momento che non ha i piedi, sono le persone a svolgere questa funzione.
Questo atto ha molti significati simbolici, uno di essi � che la resa al Divino � cos� completa che si � condotti al di l� della propria identit� personale, per diventare uno con il testo sacro, diventando cos� "i piedi danzanti della Tor�h".



IL POTERE DELLA GIOIA
tratto da un racconto di Yossi Gordon


Un racconto Chassidico parla di un uomo, un chassid, che comp� un lungo viaggio per recarsi da un famoso Rabbino, al quale rifer� che il suo maestro, ormai defunto, gli era apparso in sogno e gli aveva comunicato un messaggio terribile: in Cielo era stato decretato che uno dei suoi figli sarebbe morto entro la fine dell'anno.
Il Rabbino, sentendo queste parole, sospir� e non disse nulla.
Poich� di l� a poco iniziavano le festivit� di Sukkot-Simch�t Tor�h, l'uomo fu invitato a fermarsi fino alla fine della festa. Quando arriv� il momento di partire, si avvicin� al Rabbino per la benedizione, e questi lo rassicur� dicendogli che la sua famiglia era al sicuro e tutto sarebbe andato bene.

Ma prima di congedarlo, il Rabbino chiese all'uomo: - Ma cosa hai fatto di speciale a Simch�t Tor�h?-
Il chassid raccont� che durante le danze rituali, Haqqafot, si era tenuto in disparte, in lacrime pensando alla sorte del figlio, ma poi si era ricordato che ... era Simch�t Tor�h, "il tempo della gioia"!
E asciugatosi il volto, si era unito alle danze, ignorando il proprio dolore...
- Adesso comprendi- disse il Rabbino - che cosa ha causato il cambiamento della tua situazione! -

 

 


 

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